Fotovoltaico

Il settore fotovoltaico è in continua espansione e la nostra proposta di componenti e kit fotovoltaico per i sistemi di energia rinnovabile, incontra sempre maggiore successo in un’ottica di risparmio e soluzioni energetiche “green”.

 

Il pannello fotovoltaico, base del sistema,  è in grado di trasformare l’energia solare in energia elettrica in maniera pulita: non produce cioè sostanze di scarico pericolose per l’ambiente.

Purché sia posizionato in un luogo soleggiato, è in grado di produrre (in relazione alla sua potenza) grandi quantità di energia, anche superiori al reale fabbisogno energetico di una normale famiglia.

Per questo l’utente può far in modo di re-immettere in rete l’energia elettrica in eccesso, permettendone l’utilizzo ad altri.
Il pannello fotovoltaico è composto da un insieme di celle: questo componente è costituito di Silicio, un semiconduttore di buona lavorabilità che, opportunamente trattato, è in grado di convertire l’energia solare in energia elettrica.

Le celle vengono unite in serie tra loro e montate su un telaio rigido, costituendo così un modulo.

Più moduli, infine, vengono uniti a costituire il pannello:

fotovoltaico

 

MODULO MONOCRISTALLINO
Le due tipologie di moduli più comuni si distinguono in monocristallino e policristallino.
Una cella di un modulo al silicio monocristallino è costituita da un singolo cristallo di silicio, il che garantisce una massima conducibilità dovuta al perfetto allineamento degli atomi di silicio allo stato puro ed è realizzata a partire da un wafer la cui struttura cristallina è omogenea (monocristallo).
Il rendimento dei moduli al silicio monocristallino si aggira attorno al 14% – 16% e le celle fotovoltaiche sono di colore blu scuro a forma ottagonale e sono di facile identificazione.

 

MODULO POLICRISTALLINO

Parliamo adesso del silicio policristallino, in cui il wafer non è strutturalmente omogeneo come il precedente, ma organizzato in grani localmente ordinati; si ottiene riciclando componenti elettronici scartati, ossia il cosiddetto “scraps di silicio” il quale viene rifuso per ottenere una composizione cristallina compatta.
Le celle di un modulo policristallino sono costituite da un insieme di più cristalli di silicio; il rendimento di un modulo policristallino si aggira intorno all’ 12% – 14% e le celle sono di colore blu intenso e di forma quadrata.

 

Valutazione delle garanzie del costruttore

Lo strumento di confronto principale è la scheda tecnica del produttore. Il primo elemento di valutazione è senz’altro la garanzia contro i difetti di fabbricazione, da non confondere con la garanzia di rendimento nel tempo del pannello fotovoltaico. La garanzia contro i difetti di produzione non è presente per tutti i marchi, e non copre tutti i tipi di defezioni.

A copertura dello scoperto è utile eventualmente fare una buon assicurazione “all risk”.

Altro criterio è la garanzia sulle prestazioni. Con questa il produttore garantisce una soglia di rendimento minima sull’arco dei 25-30 anni. I pannelli fotovoltaici subiscono un calo fisiologico delle prestazioni sui 20-30 anni, calo che è di circa il 20%. Oggi alcune case produttrici garantiscono un rendimento dell’ 85% sui 25 anni. In genere questi parametri sono comunque abbastanza standardizzati tra le varie case produttrici.
Altro criterio molto importante è il calo di rendimento in relazione alla temperatura. I pannelli fotovoltaici diminuiscono il loro rendimento all’aumentare della temperatura di funzionamento. Soprattutto in aree con elevate temperature estive questo parametro può fare la differenza. Ogni produttore indica nella scheda tecnica il coefficiente di temperatura attraverso il quale indica la perdita di rendimento per ogni grado in più di temperatura.

Per i moduli di scarsa qualità il coefficiente è di circa lo 0,5% per grado centigrado, questo valore può migliorare fino ad arrivare ad uno 0,25% per grado centigrado, per i pannelli di buona qualità.
Altro fattore fondamentale è la resistenza meccanica dei pannelli. In caso di abbondanti nevicate o violente grandinate il pannello deve essere in grado di resistere senza subire danni.

Anche qui ci sono specifici coefficienti da rilevare e confrontare, non ultimo lo spessore e la qualità del vetro di protezione. Moduli di buona qualità sono testati per resistere a elevati carichi superficiali, anche di 550 kg/mq.
Smaltimento dei pannelli a fine vita e loro riciclo

Ultimi due fattori qualitativi importanti almeno tanto quanto i precedenti, che devono essere determinanti nella scelta, sono: l’eticità dei processi produttivi dei pannelli e l’aspetto ambientale legato allo smaltimento e riciclo dei moduli a fine vita.
Per il primo aspetto ovviamente le aziende europee (o americane), sono quelle che per legge devono garantire i migliori standard produttivi, dal punto di vista delle condizioni lavorative e di produzione. Alcune case produttrici si sono dotate di certificazione per la tutela dei diritti dei lavoratori (SA 8000).
Il secondo aspetto invece riguarda l’adesione del produttore ad un sistema di ritiro, smaltimento e riciclo dei pannelli fotovoltaici, sistema a carico del produttore e non dell’acquirente dei pannelli. A tal proposito ci sono consorzi, tipo PvCycle Ceres Ecolight, che già lavorano per conto dei produttori per il ritiro e smaltimento degli impianti a fine ciclo.