I componenti

Il pannello fotovoltaico fornisce energia generando tensione continua.

Dato il fatto che, sia negli impianti civili che industriali, viene utilizzata energia elettrica della rete nazionale di tipo alternato, per poter alimentare qualsiasi utenza tramite un impianto fotovoltaico, dobbiamo interfacciarci con un elemento in grado di convertire la tensione continua in una tensione alternata, che si chiama appunto INVERTER.

Gli inverter sono di diverse tipologie:

  • Inverter per un uso civile (impianti alimentati a 220V, 50Hz).
  • inverter monofase, per impianti industriali (impianti alimentati a 380V, 50Hz).
  • inverter trifase.

La scelta dell’inverter va effettuata a seconda che l’impianto fotovoltaico sia connesso alla rete di distribuzione (grid-connected) oppure no (stand alone).

Un inverter per impianto grid connected deve infatti rispondere a requisiti più restrittivi in termini di controllo della frequenza e della tensione di uscita in corrente alternata, poiché giustamente la qualità dell’ energia immessa in rete deve essere elevata.

Un impianto stand alone deve avere un inverter fotovoltaico con caratteristiche diverse: deve soddisfare requisiti meno restrittivi in termini di controllo di tensione e frequenza, ma deve essere in grado di lavorare in maniera ottimale con il sistema di accumulo (batterie di accumulatori) e poter fare fronte a carichi elettrici di vario tipo senza l’ausilio della rete.

 

Nel caso grid connected, l’inverter è posizionato a valle del campo fotovoltaico e a monte del punto di consegna dell’energia.

Nel caso di sistema isolato, l’inverter è montato a valle del campo fotovoltaico e del sistema di accumulo.